Vale la pena sottolineare che la Corte di Cassazione ha stabilito che per dimostrare la sussistenza del reato può bastare l’identificazione dell’indirizzo IP di chi ha eseguito l’accesso abusivo. 6. Ciò posto, la Corte di Cassazione ha, in conclusione, ritenuta immune da censure la valutazione di fatto del giudice di https://avvocato-arresto.com/milano-studio-legale-droga-reati-lavoro-nero.html